Lantica Villa appena restaurata sorge sui resti di una Pieve medioevale che controllava i flussi sulla via del commercio che da Pisa si dirigevano verso Volterra e Siena. Dai primi documenti che risalgono allanno 855, la pieve, proprietà della diocesi di Lucca, rivestiva una notevole importanza, in quanto dotata di un ricco patrimonio e di quattordici chiese suffraganee. Nel 1300 la pieve andò via via diminuendo di importanza in seguito a guerre comunali che rendevano pericolose le funzioni in una chiesa di campagna, per cui, le popolazioni preferivano le chiese dei vicini castelli fortificati, così che nel 1466 la pieve di Santa Maria a Suvigliana, cessò le sue funzioni. Il vescovo di Lucca nel 1575 ordina il restauro nominandola con il nome di San Marco a Suvigliana.
Nel 1622 fu soppresso il beneficio a favore della cattedrale di San Miniato e la pieve venne ridotta a oratorio. A metà del 700 ci furono dei crolli nella navata sinistra, della quale oggi sono state riportate alla luce le fondamenta. Nel 1819 il vescovo Pietro Fazzi dette ordine di profanare loratorio e di costruire la villa vescovile a sua residenza, e così rimase proprietà della mensa vescovile di San Miniato fino ai primi del 1900, quando , acquistata dal professor Rachah fu trasformata, dopo il secondo conflitto mondiale, in scuola di agricoltura per giovani ebrei destinati ai kibbutz israeliani. Nel 1992 il complesso è stato acquistato dalla società San Marco, che con un imponente opera di restauro, con la riorganizzazione esterna di giardini e parchi armoniosamente inseriti in un anfiteatro di verdi colline, dà al visitatore il fascino speciale di rivivere lambiente medioevale